Hai assolutamente ragione. Il mio caso conferma appiena la validità della suddetta sindrome. Tu pensa che se torno a casa dei miei genitori e magari mio fratello è già arrivato prima di me, sento mio fratello ripassare qualcosa con la chitarra e so già di chi si tratta. A quel punto dico a mia madre: "ah, vedo che Giovanni (mio fratello) finalmente ha cambiato genere". E mia madre sbotta a ridere. Ha costretto tutta una famiglia alla sindrome.Narcissus ha scritto:trickster017 la tua più che una passione sembra una sindrome di Stoccolma
Anche per me i Dire Straits sono stati uno dei primi gruppi mai sentiti: mio padre ha iniziato a svezzarmi con Blues Brothers, Queen, Dire Straits e Phil Collins. Tutti grandi nomi e tutti di facile ascolto che mi hanno aiutato ad approcciare prima al rock e poi al prog... mio padre aveva pianificato tutto sin nei minimi dettagli
A mio avviso i Dire Straits sono uno di quei gruppi facili da ascoltare e che non annoiano mai, senza infamia e con qualche lode, che permettono di passare bene i 40-50 minuti di un viaggio in macchina o di un pomeriggio tranquillo. Molto belle alcune loro canzoni, un po' meno i loro album in toto (imho), per ovviare a questo problema generalmente metto su la raccolta Money for Nothing e prendo due piccioni con una fava.
La per cui mi affascinano i Dire Straits è il modo in cui praticano uno stile musicale che ancora non so definire. Chet Atkins, JJ Cale sono tutti nomi a cui Knopfler si è ispirato, ma questi due suonano un genere molto definito, in cui il folk o il blues sono chiaramente riconoscibili. E' come se i Dire Straits praticassero una musica tutta loro. Di questo do atto a Knopfler. E infatti mio fratello vive perfettamente in quel mondo disdegnando tutto il resto.