Julian Cope - The Teardrop Explodes

Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart

Rispondi
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

E’ venuto il momento di parlare di quello che è (assieme ai Police) il mio artista preferito tra quelli rivelatisi nel periodo post-punk. Meno chiacchiere del solito, solo qualche consiglio d’ascolto. Vale solo la pena dire che si tratta di un esponente della seconda prolifica “scena di Liverpool” (pure la prima, ad inizio ’60, produsse qualcosina….). Della stessa compagnia di giro fanno parte: Ian McCulloch, futuro leader degli Echo & the Bunnymen; Pete Wylie, che fonderà gli Wah!; ma anche Holly Johnson, che sfonderà con Relax e i Frankie Goes to Hollywood; e Peter Burns, l’androgino che da un certo punto in poi non la smetterà di Girare come un Disco, Vivo o Morto.
Cope, bassista, con i primi due forma anche una band che ha però vita breve, dopodiché nel ’78 mette in piedi i Teardrop Explodes, nome tratto da una vignetta del fumetto Daredevil. L’instabile line –up vede Gary Dwyer, Mike Finkler e soprattutto il tastierista e produttore David Balfe tra i principali protagonisti. Ispiratori del progetto sono certo i Doors e Syd Barrett ed i più recenti Television.

Un paio di singoli, ed ecco il primo album: KILIMANJARO (1980), assoluta pietra miliare (per usare un’espressione che da noi va per la maggiore) della new-wave britannica, con cui inizia a rivelarsi al mondo l’eccentricità e la consistenza del personaggio Cope. Treason, Poppies in the Field, la schizzata Bouncing Babies, Brave Boys keep their Promises, sono una più bella dell’altra. Nel disco trova posto Books, conosciuta anche come Read it in Books, vecchio brano a firma Cope-McCulloch che conoscerà varie versioni (sia dei Teardrops che dei Bunnymen). Unico svarione dell’album, la nenia inutilmente lunga di When I Dream.
Poco dopo esce il singolo Reward, brano che sarà incluso nella versione in cd dell’album. Un riff potente ed efficace di trumpets sintetiche, suono ricorrente in molte canzoni della band. Reward porta la band ad una onorevole posizione in classifica, ed apre le porte a partecipazioni tipo “Top of the Pops”.



Treason



Poppies in the Field



Brave Boys keep their Promises

https://www.youtube.com/watch?v=txen70Rhuno
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Scardy in Exile
Grande Rocker
Grande Rocker
Messaggi: 529
Iscritto il: 23/03/2015, 11:38

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Scardy in Exile »

Disco immenso KILIMANJARO, uno dei miei album new wave preferiti. Poppies mi toglie il respiro tutte le volte che l'ascolto, con quelle note "rovesciate"; Treason è un gioiello di eleganza e fascino; Thief Of Bagdad attinge dalle scale mediorientali senza risultare pacchiano e risaputo. Ma in generale tutto l'album è splendido, con quelle suadenti note di tastiera, i richiami ai Doors, il barocchismo psichedelico che si fonde col ritmo pulsante, le trame solide e l'umore fatalista della new wave.

"I see change in you..." [hearts]

Grazie Hairless! [suddito] [nc]
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Di nulla, Scardy! ;)

Quando esce il secondo lavoro, WILDER (1981), la band dà già segni di cedimento, e di lì a poco si scioglierà. Complessivamente di poco inferiore allo sfavillante debutto, contiene comunque canzoni interessanti quali Like Leila Khaled Said, Passionate Friend, Bent out of Shape, e The Great Dominions, in un brano dove sembra di sentire i Japan.

Like Leila Khaled Said



The Great Dominions



Passionate Friend

https://www.youtube.com/watch?v=zK8q427kJiM
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Col materiale raccolto dalle sessioni tenutesi fino al break-up, nel 1990 viene approntato un cd postumo, EVERYBODY WANTS TO SHAG THE TEARDROP EXPLODES (titolo pensato ma poi scartato per il primo album).

Uno dei pezzi migliori:

Soft Enough for You

-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Cope impiega un po’ di tempo a rimettere insieme i cocci, ma finalmente liberatosi di chi voleva riempire la sua musica di troppe ritmiche elettroniche (leggi Dave Balfe, il quale di lì a poco fonderà un’etichetta discografica che metterà sotto contratto, tra gli altri, i Blur), ora può essere artefice del suo destino e della sua arte.
WORLD SHUT YOUR MOUTH, suo primo album da solista, esce nel febbraio 1984. Un gran disco psycho-pop-rock-wave, non c’è una sola canzone fuori posto o comunque di livello inferiore, dall’opener Bandy’s First Jump alla splendida cavalcata psichedelica di Kolly Kibber’s Birthday, da Greatness and Perfection al pop elegante, appunto, di An Elegant Chaos. E che dire di Sunshine Playroom, col suo intermezzo sinfonico che sembrano gli Alan Parsons Project? E dei tre brevi interludi strumentali, magari non fondamentali ma comunque ciliegine sulla torta?
Nonostante le critiche delle vedove dei Teardrop Explodes, peraltro (parole dello stesso Cope) “…erano gli stessi che criticavano Wilder perché non era come Kilimanjaro…”, questo disco è di primaria importanza per la new wave almeno quanto il suddetto Kilimanjaro.
Curiosità: per il lavoro di composizione dei brani Cope si serve, oltre che della chitarra, anche di una tastierina giocattolo vendutagli tempo addietro da Balfe, una Casio MT40 (il cui suono conosco bene perché avevo la cugina PT30). Una di quelle tastierine che riproducono gli accordi con un solo tasto, e con un ulteriore tasto per le eventuali variazioni (minore, 7a, diminuito, ecc.). Quel suono finisce addirittura sul disco, la scalata veloce di accordi che si sente in Metranil Vavin!

Bandy’s First Jump



Greatness and Perfection



Kolly Kibber’s Birthday

-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Cope è in stato di grazia quanto a prolificità compositiva, tanto che passano pochi mesi ed ecco il nuovo album, FRIED, caratterizzato da una curiosissima copertina, Cope supino con addosso una corazza di tartaruga; il titolo dell’album è un soprannome datogli dalla sua Dorian per descrivere il suo stato mentale (“fritto”….).
Rispetto all’opera prima permangono le atmosfere sixties e psichedeliche, ma è maggiormente acustico (vedi gli episodi Laughing Boy, Me Singing, Search Party), Reynard the Fox rimarrà uno dei suoi grandi classici, poi la trascinante The Bloody Assizes, King of Chaos… E aggiungiamoci un pezzo incluso come bonus tracks nell’edizione in cd, la scoppiettante Mic Mak Mok. Insomma, un altro grande album, ma pare che, sulle prime, siano in pochi a pensarlo.

Reynard the Fox



Me Singing



King of Chaos

https://www.youtube.com/watch?v=w0Sk11KSS0U

Mic Mak Mok

https://www.youtube.com/watch?v=yBPxB3bcSu4

Il doppio flop di vendite provoca la rottura del contratto con la Mercury, ed un periodo di scoramento con conseguente isolamento per Julian Cope. Finchè, improvvisamente, giungono notizie inaspettate dall’altro capo del mondo: in Giappone i due dischi hanno avuto una discreta risposta da parte del pubblico, tanto da richiedere una serie di concerti. Questo minitour dà nuovo impulso alla voglia di fare di Cope.
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Era già successo con i Doors. Avevano intitolato il loro terzo album “Waiting for the sun” che era il titolo di un abbozzo di canzone rimasta fuori dall’album. Quella canzone sarebbe stata in seguito rifinita e sarebbe apparsa due ellepi più in là, all’interno di “Morrison Hotel”: dunque canzone e album con lo stesso titolo, ma canzone non in quell’album. La stessa cosa sarebbe accaduta in seguito anche con i Led Zeppelin, “Houses of the Holy” album, e “Houses of the Holy” canzone contenuta nell’album successivo.
Cope pensa di fare la stessa cosa, ma stavolta scientemente. Gli piace il titolo del suo primo disco (“Mondo, tàppati la bocca!”) e pensa ad una canzone che urli quello slogan. Lavorando sul riff di Louie Louie, ecco una fiammante World Shut Your Mouth, suo primo singolo per la Island nel 1986. Segue poi Trampolene e quindi nel 1987 il suo album più conosciuto, SAINT JULIAN. Cope si presenta in una veste rock, fin dall’abbigliamento, un completo di pelle nera. Saint Julian contiene una serie di riffs ammiccanti, il lato psichedelico è praticamente azzerato così come l’apporto delle tastiere: questo porta in risalto l’apporto del fido collaboratore Donald “Ross” Skinner, chitarrista, spalla di Cope dall’84 per più di un decennio. E’ anche l’album attraverso il quale l’ho conosciuto, ma credo che sia stata la stessa cosa per molti. World Shut Your Mouth e Trampolene sono probabilmente le due canzoni più famose di Cope, i loro videoclip sono in continua rotazione nei canali televisivi appositi, seguite da Eve’s Volcano e dalla title-track. Clips in cui si vede Cope che canta con davanti un’asta per il microfono dotata di “pioli”, su cui si arrampica.
Per un primo approccio alla musica di Julian Cope, Saint Julian è il disco giusto!

World Shut Your Mouth



Trampolene



Shot Down, dal vivo



Eve’s Volcano (Covered in sin)

https://www.youtube.com/watch?v=pJ6J1aI36o0
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

L’anno successivo è già ora di MY NATION UNDERGROUND. A mio avviso un mezzo svarione, l’album non convince del tutto, specie quando strizza l’occhio al funky. Comunque almeno un gran bel pezzo c’è, ed è la ballata pop Charlotte Anne (inizialmente intitolata Charlatan), primo singolo estratto dall’album.
Due le cover, 5’o Clock World e Someone like me. Nella prima, c’è pure un assolo di tastiera che sembra di sentire Ray Manzarek.
Mentre altri due buoni pezzi sono Easter Everywhere, col suo riff molto sixties e quasi da thriller, e l’altra ballata China Doll. Il tutto è abbastanza a portata di successo, ma il disco vende meno del precedente. Ho motivo di credere, ma è una mia personale congettura, che questo abbia portato Cope a recedere definitivamente dall’ambizione di “sfondare”, a fregarsene delle classifiche e a decidere di fare di testa sua.

Charlotte Anne



5’o Clock World

https://www.youtube.com/watch?v=u7N3GXkSQwk

China Doll

https://www.youtube.com/watch?v=srpML5VwagM
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

L’occasione è dettata dal caso. Chiedono a Copey se gli va di fare da produttore per un disco di una band emergente. La sala di registrazione viene affittata in gran segreto, trattandosi di un’etichetta diversa dalla sua. Poi però la band dà forfait, e Cope si ritrova a sua completa disposizione la sala per un giorno e mezzo: la sfrutta per registrare alcuni pezzi che aveva accumulato, esperimenti e bozzetti perlopiù acustici e volutamente approssimativi. La Island rifiuta di pubblicare il disco, per paura di un ritorno al periodo pre-Saint Julian, e il nostro fa uscire l’album per la Zippo. Con SKELLINGTON Julian Cope si propone una volta per tutte come il vero erede di Syd Barrett, personaggio a cui è stato accostato fin dagli esordi (ma di cui ha sempre ammesso di non conoscere la musica, se non quella con i Pink Floyd). Tra le tracce più interessanti, Everything Playing at Once, Comin’ Soon, o il breve frammento di Don’t Crash Here, nel cui ritornello c’è solo la voce accompagnata dal battito delle mani. Per l’occasione viene registrata anche Robert Mitchum, un altro vecchio pezzo Cope/McCulloch, e Out of my Mind on Dope & Speed, risalente ai tempi dei Teardrop Explodes.

Robert Mitchum

https://www.youtube.com/watch?v=gkfRRIWGsr8

No how, no why, no way, no where, no when

https://www.youtube.com/watch?v=YQv_9LFNRio

Pochi mesi dopo, si calca ancora di più la mano, con un album sperimentale e lo-fi, uscito in forma anonima ancora per la Zippo. DROOLIAN contiene, oltre a qualche scarabocchio sonoro, qualche idea musicale che verrà sviluppata negli album successivi (una in particolare, in maniera clamorosa). Disco, comunque, da ascoltare una volta e via.
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

E dopo un disco non del tutto soddisfacente e due di “appunti”, ecco tornare il Julian Cope al massimo della forma. PEGGY SUICIDE è il primo di tre album a sfondo politico/ecologico/religioso (il titolo allude al “suicidio di Madre Terra”), e dei tre è di gran lunga il più riuscito tanto da proporsi come il migliore in assoluto della sua discografia. 18 brani, 19 nell’edizione in vinile, suddivisi in 4 “fasi”, con ben pochi cali qualitativi; Cope introduce elementi nuovi, come gli spunti drum’n’bass, che si innestano in un tessuto funk (valido, stavolta) e soul, il tutto condito dalla psichedelia.
Il primo pezzo è già un capolavoro, Pristeen è un crescendo emozionante, ed un’interpretazione intensa che ancora una volta ci ricordano Barrett. Poi Double Vegetation (chiaro aggancio alla “Vegetation” contenuta in My Nation Underground, ma questa è molto più bella); East Easy Rider, efficace primo singolo e relativo video estratti. If You Loved Me At All, col suo basso che qualcuno definì, in maniera azzeccata, “liquido”; la sgangherata You….; le poppeggianti Beautiful Love e Head, via via fino alla conclusiva Las Vegas Basement, che prosegue nella tradizione Copiana di chiudere l’album con un brano lento (fin dai tempi dei Teardrop, ad eccezione di My Nation Underground).
Ma il pezzo da consegnare alla storia è Safesurfer, incentrato sulle paure legate all’Aids; un viaggio allucinato di 8 minuti, con un loop di 16 accordi (ci vuole un po’ a rendersene conto, inizialmente sembra non ci sia una struttura) ed una lunga introduzione solo strumentale, la voce, perlopiù narrante, entra solo dopo 3 minuti. Safesurfer è probabilmente il pezzo che preferisco in assoluto di Julian Cope.



East Easy Rider



Pristeen



Beautiful Love

https://www.youtube.com/watch?v=kO8pl702fZo


Due curiosità:
-un vecchio amico chiama Cope da Los Angeles, e gli chiede se ha un pezzo adatto da mettere in sottofondo in una scena di una prostituta che passeggia, per un nuovo film con Richard Gere intitolato “Pretty Woman”. Viene composta appositamente Drive, She Said, ma poi Cope si fa prendere la mano, il pezzo cambia nelle sonorità e così l’ingaggio va in fumo;
-la Levi’s contatta Cope per un pezzo inedito per la nuova campagna pubblicitaria, da abbinare alle immagini di un motociclista. East Easy Rider è il pezzo giusto, almeno la Levi’s la pensa così, ma poi Cope rifiuta di cedere il pezzo.
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

L’anno seguente, il 1992, esce JEHOVAHKILL. Il nuovo disco è molto più ostico del precedente, anche se si gioverà nel tempo di buone recensioni. Molte delle canzoni sembrano non avere arrangiamenti dei più curati, un po’ alla “buona la prima”, come se uscissero direttamente da sessioni di improvvisazione. E però il lavoro esce alla distanza, pur non raggiungendo le vette del precedente.
Anche qui le 16 canzoni sono suddivise in tre “fasi”. L’iniziale Soul Desert sembra voler ricalcare Pristeen, ma si fa via via più carica. Tra le cose da apprezzare maggiormente, il fraseggio di armonica (“o quello che è”) che dà l’impronta a The Mystery Trend, l’intensa Upwards at 45, la tetra Gimme Back my Flag, e il delirio di Poet is Priest…..Il pezzo migliore potrebbe essere quello più vicino all’idea tradizionale di “canzone”, ossia Fear Loves This Place, mentre (a me personalmente) delude The Tower, 10 minuti di brodo allungato all’inverosimile. Citazione finale per ….l’autocitazione in Julian H. Cope.
Nel 2006 esce una riedizione dell’album in 2 cd, il secondo dei quali contiene i brani del cd-single di Fear Loves This Place e altro materiale, scartato dalla casa discografica. Del cd-single, da citare almeno I Have Always Been Here Before, cover di Roky Erickson.

Fear Loves This Place



Upwards at 45



The Mystery Trend

https://www.youtube.com/watch?v=u3x1-X2T0M0

I Have Always Been Here Before

https://www.youtube.com/watch?v=9fZN40cJuV0
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Dopo aver sfornato un secondo Skellington, nel 1994 per una nuova etichetta esce AUTOGEDDON, ispirato da un poema di Heathcote Williams, e da un incidente automobilistico avuto con la moglie incinta.
Il nuovo disco, non esattamente memorabile, alterna momenti acustici (tipo MadMax) ad altri quasi hard-rock (tipo I Gotta Walk); chiude il cerchio apertosi con Peggy Suicide, ed è caratterizzato soprattutto dai due pezzi più lunghi: il medley Paranormal in the West Country, e la litania conclusiva Starcar, anzi per la precisione s.t.a.r.c.a.r.. Quest’ultimo brano, dopo un inizio promettente che ricorda un po’ Safesurfer, si perde in un interminabile e davvero tedioso assolo di chitarra elettrica su base di chitarra acustica.
Alla fine, il pezzo migliore è forse quello che introduce il disco, Autogeddon Blues.

-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

20 MOTHERS (1995). Un album che l’Arcidruido (nomignolo che ha cominciato a usare in Jehovahkill) dedica in copertina alla propria terra ed ai bambini, in quanto speranza per il futuro. Nell’artwork appaiono, oltre alle venti mamme del titolo, due bambine che si presumono essere le sue figlie, e vedendo com’è conciato il padre la cosa non fa stare tanto tranquilli…..
Musicalmente l’album torna alla struttura a 4 fasi di Peggy Suicide, ma è un synth-pop molto più accessibile (fatte le debite proporzioni). I primi due brani sono una partenza in sordina, ma poi l’hit Try Try Try va come una scheggia. Tra le cose migliori, una ninna nanna nuova di zecca per le sue piccole, I’m Your Daddy, poi Highway to the Sun, ma molte sono degne di nota. Just Like Pooh Bear è uno smaccato rifacimento della hit del vecchio amico Pete Burns, You Spin me Round, ascoltare per credere:



E’ un Copey più rilassato [fisc] , vedi in Greedhead Detector, quando esclama a più riprese: “Fa-fa-fuck you, fa-fuck you- fuck you- fuck you….”. In due pezzi c’è qualcosa dei Pink Floyd, la ballata Road of Dreams (il finale sembra preso da Atom Heart Mother) e nella circolare The Lonely Guy, mentre lo strumentale Leli B ha molto dei Tangerine Dream e più in generale di quel Kraut Rock di cui Cope è esperto ai massimi livelli. Termina l’album When I Walk Through the Land of Fear, un pezzo vecchio di almeno un paio di lustri (un demo in versione pop si trova nel cd di Fried), qui in versione epica con tastiere ad effetto voci e poi pure un organo a canne. Gran bel disco, comunque.

Try Try Try



Road of Dreams



The Lonely Guy

https://www.youtube.com/watch?v=WrxpASb39Vo
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Il disco del 1996, INTERPRETER, segue musicalmente la scia del precedente. Unisce tematiche spaziali, facilmente intuibili già dai titoli dei brani, ad un packaging che contiene una “mythological mind map” dei Marlborough Downs, tutta roba che ha chiaramente a che fare con la sua passione per l’archeologia e la mitologia, su cui Cope ha scritto anche dei libri.
Il trittico di canzoni che preferisco si apre con la cosmica s.p.a.c.e.r.o.c.k. with me, dai molti effetti elettronici e dal ritornello con tanto di voce lirica femminile, continua con Re-directed Male (un rock dal passo pesante che si apre nel ritornello) e poi con la semi-jazzata Maid of Constant Sorrow. Tutto l’album si mantiene su un livello come minimo buono.
Che lui “I Come From Another Planet, Baby” non c’erano molti dubbi…..

s.p.a.c.e.r.o.c.k. with me



Re-directed Male



Maid of Constant Sorrow

https://www.youtube.com/watch?v=U7CJ2Xf2fRg
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Hairless Heart ha scritto:....“scena di Liverpool”.... Della stessa compagnia di giro fanno parte: Ian McCulloch, futuro leader degli Echo & the Bunnymen; Pete Wylie, che fonderà gli Wah!; ma anche Holly Johnson, che sfonderà con Relax e i Frankie Goes to Hollywood; e Peter Burns, l’androgino che da un certo punto in poi non la smetterà di Girare come un Disco, Vivo o Morto...
E' morto Pete Burns, arresto cardiaco.
R.I.P.

http://www.ilpost.it/2016/10/25/pete-burns-morto/

http://www.corriere.it/video-articoli/2 ... resh_ce-cp
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Dal ’97 in poi, Cope si dedica ad una serie di progetti musicali sperimentali. Già nel ’93 aveva prodotto RITE, basato su improvvisazioni elettroniche, che avrà ben tre seguiti sino al 2006. Sul finire del secolo forma un power-trio, i BRIAN DONOR, che producono alcuni album tendenti al metal. Mentre col collega Thighpaulsandra (al secolo Tim Lewis, ex Coil ed ex collaboratore dei Waterboys), già apparso negli ultimi dischi a nome Julian Cope, dà vita al progetto QUEEN ELIZABETH con due album, il secondo dei quali, QE-ELIZABETH VAGINA, è l’unico che ho approfondito. Si tratta di un delirio di effettistica e di rumoristica, già l’ascolto sarebbe improbo per due minuti, e si tratta di un doppio cd…..
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

E dopo ROME WASN’T BURNED IN A DAY del 2003, sorta di resoconto su disco di un festival organizzato da Cope in prima persona, il primo vero album dai tempi di Interpreter è CITIZEN CAIN’D del 2005. Un disco in cui si trasferisce una parte di quella vena metallara proveniente dai Brian Donor. La propensione pop è quella di sempre, ma qui il suono si fa acido, la chitarra è perennemente distorta, il sound ed anche qualcosa in più fanno pensare un po’ agli Stooges, un po’ a Neil Young, addirittura un po’ ai Led Zeppelin. L’attualità fa capolino in pezzi come I’m Living in the Room They Found Saddam in, o nell’ottima World War Pig. Peccato che il pezzo migliore duri decisamente troppo: I Will Be Absorbed ha le stimmate del classico, se solo durasse 5-6 minuti anziché quasi 14. Lo stesso dicasi per Feels Like a Crying Shame. Finale in allegria con l’accoppiata The Living Dead e Edge of Death. In ogni caso un gran bel disco, con una sua spiccata personalità.

I Will Be Absorbed



World War Pig



I’m Living in the Room They Found Saddam in

-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Avatar utente
Hairless Heart
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 8935
Iscritto il: 18/12/2010, 15:12
Località: Veneto

Re: Julian Cope - The Teardrop Explodes

Messaggio da Hairless Heart »

Stesso anno di uscita per DARK ORGASM, e più o meno stesse sonorità e tipo di canzoni, con riffs a volontà. Il brano migliore a mio parere è quello iniziale, Zoroaster, una specie di new wave acida e psichedelica, cui seguono alcuni brani che si lasciano ascoltare con facilità. Decisamente indigesto è invece il lungo brano che copre tutta la seconda parte. I 21 minuti di The Death and Resurrection Show, quasi tutti su uno stesso accordo, sono decisamente pesanti.

Zoroaster

-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Rispondi