THE BEATLES Rubber Soul

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THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Perché proprio questo disco? Potrei dare mille spiegazioni socio-filosofiche, in realtà se si tratta di Beatles, almeno da un certo punto in poi si può estrarre a sorte che si indovina in ogni caso. Diciamo che quest’Anima Gommosa rappresenta, in un percorso in continua evoluzione, il momento in cui si inizia a fare davvero sul serio in studio di registrazione.
I Fabs vengono da due anni, 1963 e 1964, in ognuno dei quali avevano pubblicato due album , nel 1965 era già uscito Help! e si voleva mantenere il ritmo. Martedì 31 agosto era terminato il tour americano, al Cow Palace di San Francisco, il mese successivo servirà a comporre tutto il bendiDio che martedì 12 ottobre inizieranno a registrare.

Prima canzone, primo capolavoro: DRIVE MY CAR, di Paul Mccartney.



Non si poteva iniziare meglio che con quest’accattivante pop-rock. Ottime le chitarre, ottime le voci, bellissimo il piano nel ritornello, tutti gli strumenti al posto giusto. Avrebbe potuto essere un ottimo singolo.
Originariamente doveva essere dedicata ad una prostituta, ma Lennon si oppose all’uso della frase “..buy a diamonds rings” già usata in altri due brani, e aiutò il compare a riscrivere il testo, che non si fa mancare un doppio senso erotico nel titolo.
Beep beep, beep beep, YEAH!

Si prosegue con NORWEGIAN WOOD (this bird has flown), di Lennon with McCartney.



Cip & Ciop, alias John & Paul, dichiararono all’epoca di voler iniziare a scrivere delle “canzoni-commedia”, dare una svolta a testi del tipo "amami, e io l'amo, ma lei ti ama, ecc.". Questo (ma in parte anche la precedente Drive my car) è il primo esempio. Da una parte abbiamo un testo che , per la prima volta, è forse più importante della musica (pare ispirato da una relazione extra-coniugale di Lennon); dall’altra abbiamo una delle tante innovazioni di questo disco: l’uso del sitar.
Musicalmente, questo gioiellino acustico in 3/4 è il secondo tentativo di John di dylaniarsi (fa seguito a You’ve got to hide…. del disco precedente).
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da TRE »

splendida idea per gli album dei beatles.
io ho comprato le due raccolte blu e rossa perchè i singoli li adoro ma ascoltando gli album ho sempre trovato canzoni non certo brutte ma di sicuro "anacronistiche" per cui mi va benissimo che qualcuno mi guidi nell'ascolto di intero album dei beatles.

queste due già le conoscevo e l'album parte proprio bene.

questa settimana mi dedico all'ascolto, grazie hairless
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Watcher »

Hairless mi hai spiazzato.
Avrei scommesso 1000 dollari che avresti scelto tra i cinque album da Revolver in su e per fortuna non l’ho fatto. Ottima scelta comunque.
Rubber Soul rappresenta la fine del beat e l’inizio della musica pop di qualità non solo per i Beatles ma per la musica moderna in generale, e il seguente Revolver ne è la conferma.
Proprio per la loro consuetudine di dover creare almeno due album all’anno mise in “difficoltà” la coppia Lennon-McCartney che avrebbero dovuto, dopo Help!, comporre almeno una dozzina di brani.
E questi sono i Beatles in difficoltà, immaginiamoci se non lo fossero stati.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Track no. 3: YOU WON’T SEE ME .



Devo dire la verità, una canzone che a me piace poco. Troppo mielosi gli “Oooh lla lla lla”. In ogni caso, tappeto vocale al solito eccellente, anche se i coretti di cui sopra sono pure rochi: una pastiglia emolliente avrebbe giovato.
Pare che in fase di composizione, Paul si sia ispirato ad un brano dei Four Tops, “It’s the same old song”; nella prima parte della strofa vengono inoltre ripresi gli accordi di “Eight days a week”.
Il factotum Mal Evans ha il grande onore di suonare una nota fissa di organo per tutta la parte finale del pezzo.

Track no. 4: NOWHERE MAN.



Incredibile ma vero, ci sono due canzoni con gli “Oooh lla lla lla” e i Beatles pensano bene di metterle una dopo l’altra. Ma Nowhere man, classico brano autobiografico di Lennon, è di tutt’altra pasta. McCartney ebbe a definirla “una delle migliori canzoni di John”.
Una buona ballata dove spicca l’incedere del basso, suono generale molto compatto.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Watcher »

You Won’t See Me, forse il pezzo più debole dell’album assieme a What Goes On (ma ci vuole poco). Ma una volta mi piaceva, ora mi rendo conto della sua banalità.
E’ il brano più lungo di Rubber Soul, pensate, superava addirittura i 3 minuti, tutti gli altri sotto.

Nowhere Man invece è bellissima.
Le armonie vocali di quei tre all’inizio senza gli strumenti è la perfezione: un’amalgama perfetto di voci.
Tra i brevissimi assoli di George questo è uno dei più riusciti assieme a quello di Something da Abbey Road.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Watcher ha scritto:
Hairless mi hai spiazzato.
Avrei scommesso 1000 dollari che avresti scelto tra i cinque album da Revolver in su e per fortuna non l’ho fatto
Rubber soul non è il mio disco preferito dei Beatles. E neppure il secondo. E neppure il terzo. Ma probabilmente è quello a cui si addice più di ogni altro l'etichetta di "pietra miliare".
E comunque, per gli altri c'è tempo. Anzi ho deciso che la prossima pietra miliare beatleasiana sai tu a condurla... [smile]
Rubber Soul rappresenta la fine del beat e l’inizio della musica pop di qualità non solo per i Beatles ma per la musica moderna in generale
Qualsiasi affermazione di questo tipo sui fabs si estende automaticamente a tutta la musica contemporanea.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Track no. 5: THINK FOR YOURSELF.



Il primo dei due contributi di George Harrison a Rubber soul, finalmente ad un livello paragonabile a quello dei due capi. Amo da impazzire questa canzone, sarà forse per il suono, contraddistinto dal basso distorto suonato in aggiunta a quello normale.

Track no. 6: THE WORD.



“Say the word LOVE…..and you’ll be free”. Qui i Beatles anticipano di un anno e mezzo la “Summer of love” e se stessi (All you need is love).
Un brano di impronta blues, sorretto dalla ritmica del piano e dell’harmonium (suonato da George Martin). La firma è più di John che di Paul, ma si noti il lavoro di quest’ultimo al basso: non sarà John Entwistle ma è efficace come pochi.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Watcher »

Hairless Heart ha scritto: Rubber soul non è il mio disco preferito dei Beatles. E neppure il secondo. E neppure il terzo. Ma probabilmente è quello a cui si addice più di ogni altro l'etichetta di "pietra miliare".
Concordo pienamente. [approve]
Hairless Heart ha scritto: E comunque, per gli altri c'è tempo. Anzi ho deciso che la prossima pietra miliare beatleasiana sai tu a condurla... [smile]
Mah, ...vedremo ... entro l'anno ....forse ....
;) :lol:
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

....e poichè oggi mi sento magnanimo, ti do la possibilità di scegliere tra Revolver.


Track no. 7: MICHELLE.



Uno dei grandi classiconi del romanticone Paolone, in realtà aiutato nella scrittura da John, e da un’insegnante di francese per quanto riguarda le frasi nella lingua d’oltralpe.
Ballata arcifamosa con un buon arpeggio di chitarra acustica ed un tappeto vocale da brividi.
I Denovo, in “Sottovoce”, non si sono ispirati per niente al solo di chitarra, proprio per niente…..

(vedi passaggio a 2’02”).

La puntina è tornata al suo posto, è il momento di girare il vinile.
Track no. 8: WHAT GOES ON.



Il momento per Ringo Starr non è (quasi) mai mancato nei dischi e nei concerti dei Fab4.
La prima stesura della canzone risale a molti anni prima, con questa inusuale Lennon-McCartney-Starr si voleva forse replicare la felice scelta della cover country Act naturally del precedente album Help!. Ma il risultato è molto meno felice. Assieme a You won’t see me il brano meno interessante della raccolta.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Watcher »

Hairless Heart ha scritto:....e poichè oggi mi sento magnanimo, ti do la possibilità di scegliere tra Revolver.
Tra tutte le alternative che mi offri quasi quasi scelgo Revolver. [smile]
E solo se tu poi mi fai il sergente.

Ma non subito, in autunno. Anche perchè le pietre miliari si stanno accavallando.
Tempo ne abbiamo.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Watcher »

Hairless Heart ha scritto: I Denovo, in “Sottovoce”, non si sono ispirati per niente al solo di chitarra, proprio per niente…..
http://www.youtube.com/watch?v=y_zSVjvXi58
(vedi passaggio a 2’02”).
E' vero! Lì è proprio uguale uguale. :roll:
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Track no. 9: GIRL.



Se McCartney chiama, con Michelle, Lennon risponde con Girl (peraltro l’incedere è molto simile). Potrebbe parlare di una ragazza che ancora non conosce, e conoscerà un paio di anni più tardi.
Curioso il coretto, con un “tit tit tit tit” ripetuto (“tit” in inglese può voler dire tante cose, tra cui “tetta”).
Nel 1965 Lennon scrive Girl, nell’ 80 (a 40 anni) scrive Woman……cosa avrebbe scritto adesso a 70 anni?......

Track no. 10: I’M LOOKING THROUGH YOU.



Magari non è il capolavoro del disco, ma quanti ucciderebbero la nonna (di un altro) per scrivere un pezzo come questo?
Probabile dialogo:
-(Ringo) Posso suonare io l’organetto in questo pezzo?
-(Paul) Certo, a condizione che tu mi “presti” tua moglie, non quella di adesso, quella bonazza che sposerai negli anni ottanta!
Nell’Anthology vol. 2 (sappiamo tutti cosa sono le Anthologies, vero???) c’è una stupenda versione work in progress, mancante della sezione “Why, tell me why….”
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Watcher »

Hairless Heart ha scritto: Probabile dialogo:
-(Ringo) Posso suonare io l’organetto in questo pezzo?
-(Paul) Certo, a condizione che tu mi “presti” tua moglie, non quella di adesso, quella bonazza che sposerai negli anni ottanta!
Se posso metterci la pezzetta vorrei dire questo.
I’m Looking Through You fu scritta da Paul in un momento di arrabbiatura con la fidanzata del momento: Jane Asher.
Plausibile quindi il ricatto (finto) nei riguardi di Ringo.
La bonazza credo si chiamasse Barbara Bach. [slurp]
Certo che Ringo mica mona!
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Per usare un termine tipicamente calabrese....
Diciamo che è stata una compagna di bevute (ricordiamo che negli anni '80 furono ricoverati entrambi in una clinica per disintossicarsi) un po' più avvenente di Keith Moon, suo compare nei seventies.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Track no. 11: IN MY LIFE.



Non sono in pochi a considerare questa canzone come la più bella in assoluto dei Beatles, come testo e musica. Io non sono d’accordo, trovo che rispetto a molte altre sia “datata” , soprattutto come sonorità. Al contrario di ciò che si pensa generalmente, McCartney diede più di una mano nella scrittura a Lennon.
Una canzone sulla memoria, sui luoghi dell’infanzia: una prima stesura del testo vedeva un elenco di questi luoghi, compresa Penny Lane.
Si noti la chicca del solo centrale, un pianoforte registrato a mezza velocità e poi accelerato. George Martin lo eseguì in assenza dei quattro scarafaggi, voleva far sentire direttamente il prodotto finito, perché non glielo cassassero prima del tempo.


Track no. 12: WAIT.



Canzone scritta ed in un primo momento registrata già ai tempi di Help!, venne scartata (e chissà perché, c’è di peggio in Help!) e recuperata all’ultimo momento perchè mancava un brano a concludere l’album.
Alternanza continua tra una sezione pacata ed una più sprint, a mo’ di primi Beatles. Ma questo mi suggerisce una domanda: in un caso come questo, qual è la strofa e qual è il ritornello????
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Watcher »

Hairless Heart ha scritto:Track no. 7: MICHELLE.

Ballata arcifamosa con un buon arpeggio di chitarra acustica ed un tappeto vocale da brividi.
Mi ricordo che quegli arpeggi di chitarra acustica all’inizio della canzone (Fm, Fm/maj7, Fm7, Fm/D, Dbmaj7, C7) si riusciva, quand’eravamo dei giovani principianti, ad eseguirli con facilità.
Il figurone che si faceva con le ragazze era garantito.
Hairless Heart ha scritto:Track no. 12: WAIT.
Ma questo mi suggerisce una domanda: in un caso come questo, qual è la strofa e qual è il ritornello????
La struttura sembrerebbe A-A-B-A-B-A (tipica dei Beatles)

E quindi:
in rosso = strofa
in blu = ritornello
in nero = bridge


It's been a long time,
now I'm
coming back home.
I've been away now,
Oh how
I've been alone.

Wait
until I come back to your side,
we'll forget the tears we cried.

But if your heart breaks,
don't wait,
turn me away.
And if your heart's strong,
hold on,
I won't delay.

Wait
until I come back to your side,
we'll forget the tears we cried.

I feel as though,
you ought to know
that I've been good,
as good as I can be.
And If you do,
I'll trust in you,
and know that you will wait for me.

(eccetera)
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Ok, ma essendo predominante la sezione "It's been a long time" su quella "Wait..." potrebbe venirmi da considerare quella il ritornello.
"Ma ci dormirò tranquillamente, la notte."
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Track no. 13: IF I NEEDED SOMEONE.



Secondo pezzo di Harrison, trae furbescamente ispirazione da un brano dei Byrds.
In effetti George nel tempo ebbe a svalutarla definendola “una delle tante canzoni che ruotano sull’accordo di RE”.
Riporto paro paro un pensiero di Ian MacDonald, autore di “The Beatles, l’opera completa”:
“Come molte composizioni di Harrison, If i needed someone possiede un carattere di ostinazione che, unito alla sua preferenza per le arcigne progressioni, la rende sgraziata a confronto con la gentilezza delle canzoni di McCartney e anemica a confronto con l’animosità di quelle di Lennon.”
Qualunque cosa voglia dire.

Track no. 14: RUN FOR YOUR LIFE.



Prima canzone in ordine di tempo ad essere registrata.
“Preferirei vederti morta, ragazzina, piuttosto che con un altro uomo”.
E me lo chiamate maschilismo???? Suvvia…. In ogni caso Lennon nel tempo ripudierà questo brano (oh, no i xè mai contenti…), che viene generalmente considerato minore ma che a me piace assai. Anzi, è stato fondamentale nel formarsi della mia beatlemania.

Tirando le somme, un album con parecchie hit, canzoni molto famose tuttora, citerei almeno Drive my car, Norwegian wood, Nowhere man, Michelle, Girl e In my life. Un disco che apre la strada ad opere sempre più curate ed innovative come Revolver e Sgt. Pepper.
Per la seconda volta, dopo “A hard day’s night”, il disco vede solo composizioni originali (l’unica altra cover che entrerà in un album sarà Maggie Mae in Let it be).
A conferma di registrazioni sofisticate e poco riproducibili dal vivo, perlomeno con le risorse di allora, solo due brani verranno eseguiti live dai Beatles, Nowhere man e If i needed someone.
Una curiosità a proposito della copertina, sulla quale per la prima volta non appare il nome della band (la cosa si ripeterà in Revolver): i quattro erano nello studio del fotografo Robert Freeman, quando un piccolo incidente fece loro vedere questa immagine “allungata”:
-“Ecco, perfetto, possiamo usare questa come cover?”

L’incisione del disco termina l’11 novembre, l’uscita nell’UK è il 3 dicembre 1965.
Ne venderanno qualche copia ad amici e parenti , niente di più.
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Watcher »

Bella recensione Hairless, veramente! [approve]

Quale amministratore ti nomino primo recensore dei dischi dei Beatles!
Tutti in piedi!
In nomine patri et fili et sp .......
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Re: THE BEATLES Rubber Soul

Messaggio da Hairless Heart »

Grazie, troppo buono, Jimi Hendrix!
Ultima modifica di Hairless Heart il 15/07/2011, 19:19, modificato 1 volta in totale.
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