L'album perduto #2

[Hairless Heart]

A grande richiesta (mia), ecco la seconda edizione dell’Album Perduto, cioè un secondo ipotetico disco che i Beatles avrebbero potuto pubblicare se non fosse avvenuto lo scioglimento.
Qui la prima "edizione":
http://vintagerockforum.altervista.org/ ... 808#p10157

Siamo nel 1971. Rispetto all'anno precedente, abbiamo un Paul McCartney che torna in auge. Il suo Ram è quanto di più riconducibile all’epopea scarafaggica egli abbia mai fatto nel suo lungo periodo solista (e/o “alato”). Stroncato dalla critica dell’epoca (qualcuno parlò addirittura di “morte del rock”), Ram è stato decisamente rivalutato nel tempo rivelandosi un ottimo prodotto, ed è uno dei suoi dischi più amati dai fans. Egli stesso ne produrrà, nel 1977, una versione orchestrale, Thrillington, uscita sotto falso nome.
John Lennon è nel suo periodo solistico migliore, l’album Imagine è quello più famoso anche se non il più amato dai fans, che prediligono il Lennon più sincero ed aperto di Plastic Ono Band.
George Harrison è molto ridimensionato rispetto al 1970, nel ’71 non ha pubblicato album ma solo un singolo. Per fargli avere lo spazio che merita ho fatto ricorso ad un paio di “artifizi”. Mentre Ringo Starr dà avvio al suo periodo di gloria, con un singolo che giungerà al 4° posto sia in madrepatria che oltre oceano (ed in seguito gli andrà anche meglio).

[Hairless Heart]

#1 – GIMME SOME TRUTH



Mi piaceva l’idea di un incipit diretto che più diretto non si può, con questo sfogo/denuncia verso gli ipocriti e la gente ottusa. Il testo contiene anche un velato attacco a Richard Nixon (“Tricky Dicky”), e in questo potremmo paragonare il pezzo a Taxman, che apriva Revolver. Perla lennoniana da riscoprire.

[Hairless Heart]

#2 – IT DON’T COME EASY



Potrebbe essere il primo singolo estratto dall’album, e che funzioni è dimostrato. E’ probabile che Harrison abbia dato al buon Ringo un’abbondante mano nell’arrangiamento (esiste in rete una versione demo con George alla voce).

[Hairless Heart]

#3 – UNCLE ALBERT/ADMIRAL HELSEY



Il traumatico break-up (che il questa realtà parallela non esiste), non ha fatto perdere la mano al Macca. Accoppiata di brani di indubbio valore, mette insieme due delle varie anime dell’autore; e, con il miele-controller ben funzionante, il risultato è esaltante, tanto da fargli raggiungere il n°1 dei 45 giri negli USA. I testi sono piuttosto criptici, con due pseudo storie apparentemente scollegate.

[Hairless Heart]

#4 – I LIVE FOR YOU



Nell’edizione rimasterizzata 2001 del triplone (ma doppio cd) All things must pass, è contenuta questa outtake. Canzone lineare e dotata di una certa soavità che a me è sempre piaciuta molto, e quindi (1° artifizio) possiamo immaginare che, rimasta fuori dall’album, sia stata pubblicata l’anno dopo.

[Hairless Heart]

#5 – JEALOUS GUY



Del malloppo di brani composti durante il soggiorno in India nel 1968, faceva parte anche Child of Nature di John Lennon. Al momento di definire la scaletta dell’Album Bianco, questo pezzo è rimasto fuori, probabilmente perché una canzone sul tema era già presente (la stupenda Mother Nature’s son). Con un testo rifatto ex-novo, ecco Jealous Guy, una delle canzoni più famose di John solista, con un non indifferente “muro del suono” tipico di Phil Spector (ci saranno si e no 4800 violini…..).
Da ricordare la versione dei Roxy Music, realizzata nel 1981 quale omaggio all’autore appena trapassato, e premiata dalla vetta delle classifiche un po’ ovunque.

[reallytongues]

Jealous Guy le sovrasta tutte abbondantemente, non c'è storia
bello l'assolo di slide di Harrison nel primo brano di Lennon

[rim67]

Tento di cappello a Jealous Guy

[Hairless Heart]

Ci sta, ma non che sia semplicemente che era l'unica che conoscevate?
No, delle 5 non è quella che preferisco.

[Hairless Heart]

#6 – HEART OF THE COUNTRY



Probabile che l’ambientazione sia stata ispirata a McCartney dal suo buen retiro scozzese, dove ha composto gran parte di Ram.

[Hairless Heart]

#7 – HOW DO YOU SLEEP?



Si, può sembrare un controsenso l’apparizione, in un disco dei FantaBeatles, di una canzone con un attacco così frontale di John verso Paul. Harrison stesso, nell’eseguire la sua parte alla slide-guitar, si era sentito molto a disagio. Ma in questa realtà parallela potremmo far rientrare questo testo come seguito di Glass Onion, anch’essa infarcita di citazioni di titoli della band. E “How do you sleep?” potrebbe significare “Come fai a dormire la notte, con tutto il lavoro che svolgi?”. O magari “Come fai a dormire la notte, SE SEI MORTO?” (cit. P.I.D. ….)

[Hairless Heart]

#8 – DEAR BOY



Ed eccola la risposta del Macca, anche se nella realtà il “dear” era ovviamente ironico (e non indirizzato all’ex compagno di merende). Musicalmente il pezzo si fa apprezzare per le sue eccellenti armonie vocali.

[Hairless Heart]

#9 – IMAGINE



Qui c’è poco da commentare, trattasi probabilmente di una delle 10 canzoni più famose ever. Ma non dite a un fan di John o dei Beatles che è la più bella, vi sbranerebbe (a ragione).
Il giro di accordi della sezione “Imagine all the people…..” è preso pari pari da Hey Jude, “So let it out and let it in…”.
Come diceva quell’altro “….Era un multimiliardario a cantare Imagine no possession….”.

[Hairless Heart]

#10 – RAM ON



Più che una canzone un bozzetto simpatico, che funge un po’ da sigla per il brano successivo.
Da notare il giuoco di parole. Ram non è altro che il montone che si trova anche nella copertina dell’album (parodiato poi da Lennon con una foto nell’artwork di Imagine…). Ma unendo le due paroline del titolo si ottiene Ramon, era il cognome d’arte che McCartney scelse all’inizio della carriera, quando i Beatles non si chiamavano ancora così. Curiosità nella curiosità, i Ramones presero il loro nome (ed il cognome d’arte di ognuno dei componenti) proprio da quel Ramon maccartiano.

#11 – MONKBERRY MOON DELIGHT



Canzone da urlo, e non mi riferisco al modo aggressivo, e un po’ roco, di cantarla di Paul. Il surreale testo è costruito su alcuni giochi di parole inventati da quelli che all’epoca erano i suoi bambini piccoli. Infatti “monk” starebbe per latte (milk), e il monkberry moon delight è una specie di beveraggio delle delizie.
Tra le dieci migliori canzoni di Paul post-Beatles.

[Il mago di Floz]

Bel brano davvero. Ci sento qualcosa che si sentirà poi coi Supertramp; ma forse ho solo dormito troppo poco.
Bell'idea, comunque! Piacerebbe fare qualcosa del genere anche a me, a conoscere le carriere soliste di tutti i membri di una band - penso ad esempio ad un ipotetico album del 1975 degli Yes (anno in cui i cinque membri hanno realizzato un disco solista ciascuno); ne conosco tre su cinque, ma comunque temo che sarebbe sostanzialmente quello di Chris Squire.

[Hairless Heart]

Disco di cui ho sempre sentito parlare bene.....

[Il mago di Floz]

Fish out of water? Disco clamoroso! Vai a colpo sicuro.

[reallytongues]

vero ha qualcosa dei Supertramp sto brano di Paul, peccato la voce così urlata che sembra stonare in un brano così popposo

"Ram On" invece è proprio bella tutta, splendido bozzetto e qui la voce funziona alla grande, come nei migliori brani melodici dei Beatles

da "Jealous Guy" in poi tutti belli i brani.

PS: "Ram" deve essere proprio un bel disco a sentire quello che hai messo...

[Hairless Heart]

Pensare che non ho inserito quella che forse è la mia canzone preferita, Long haired lady, ha un inizio semplicemente osceno.

da "Jealous Guy" in poi tutti belli i brani.

A sto punto mi sento di consigliarti una riascoltatina a Gimme some truth, una delle cose migliori di John.

[Hairless Heart]

#12 – OH MY LOVE



Altra canzone abbozzata anni prima (ed anche in questo caso esiste un documento sonoro risalente al 68/69), dove ancora una volta Lennon dimostra di saper essere deliziosamente romantico senza essere sdolcinato.