L'album perduto #2

[Hairless Heart]

#13 – SOUR MILK SEA



Ennesimo pezzo che è stato in ballottaggio per entrare nella track-list del White Album, anzi secondo alcuni ne avrebbe aumentato il valore, magari al posto di Piggies.
George cede il brano all’amico di vecchia data, e new entry nella scuderia Apple, Jackie Lomax. Hari stesso collabora in veste di produttore e chitarrista, ma ci sono anche Paul al basso e Ringo alla batteria, oltre ad Eric Clapton alla chitarra e Nicky Hopkins al piano. Poiché anche qui esiste il demo integrale originale con Harrison alla voce, qualcuno si è preso la briga di sovrapporre la base musicale di Jackie Lomax alla voce di George. Ecco appunto il 2° artifizio.

[Hairless Heart]

#14 – POWER TO THE PEOPLE



Ogni tanto rispunta il Lennon “militante qualunquista”, come direbbero i Gatti di Vicolo Miracoli. Egli voleva probabilmente creare un nuovo inno, dopo Give peace a chance, ma il risultato è molto meno riuscito. Uscito come singolo qualche mese prima dell’album Imagine, sembra piuttosto anticipare il suono (un po’ caotico) e le tematiche del disco successivo, Some Time in New York City.

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#15 – RAM ON (reprise)



…..E qui fa da sigletta conclusiva.

[Hairless Heart]

#16 – BANGLA DESH



Informato dall’amico Ravi Shankar sulla drammatica situazione in Bangladesh, George Harrison si attiva per cercare di fare qualcosa di concreto in favore di quella popolazione. Ecco dunque la sua unica pubblicazione discografica del 1971, questo 45 giri, con un suo sound coinvolgente, ed il conseguente mega concerto di beneficenza: il primo evento di questo tipo della storia, tre lustri prima del Live Aid.



Era l’ultima canzone del mio cd “Prob Fab ‘71”. A questo punto pongo la stessa domanda dell’altra volta (per Floz, Watcher o chi altro vuole rispondere): poteva essere un disco all’altezza dello standard dei Beatles?