I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

In questa sezione ciascuno di voi può proporre una classifica di 10 brani che a vostro parere hanno contraddistinto la carriera di tutti artisti Rock.

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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da twoofus »

aorlansky60 ha scritto: 24/08/2021, 8:16 @ Twoofus & Humdrum

dopo la Vs segnalazione, ho iniziato la ricerca via web della UBER DELUXE BOX SET di "All Things Must Pass"... in effetti è molto di più di quanto temevo (parlando di costo) tanto da avere raffreddato il mio iniziale entusiasmo (sono vari i siti che la propongono, con una forbice di prezzo che va da 1000 a 1500 $... :? ...d'accordo che si tratta di una "limited edition" ma a tutto c'è un limite...) ...credo che ripiegherò su una versione più abbordabile...
La uber è inutile, contiene tutto in vinile e cd, con i modellini degli gnomi e di Harrison che sono in copertina,in un prezioso e abnorme baule di legno. Io ho preso la super deluxe in cd in cui c'è tutto per poco più di 100 euro. La trovi su Amazon.
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da Lamia »

theNemesis ha scritto: 23/08/2021, 23:36
Lamia ha scritto: 23/08/2021, 23:26 London Calling in testa? Ma c’è’ anche Supper’s ready con la stesso numero di voti, non capisco.
....
Giusto Lamia, non avevo conteggiato giusto, ma sono andato così ad occhio.
In ogni caso... London Calling e Supper's Ready a pari merito... [chin]
C'è qualcosa che non quadra...

Beh, se vincessero entrambe saremmo di fronte all’antitesi per eccellenza del decennio: l’ampolloso, ricco, ricercato progressive rock e il suo esatto contrario : lo scarno, essenziale, sobrio punk rock.
Due facce della stessa medaglia della musica e dell’arte, la dualita’ , lo yin e lo yang che si “scontrano” e si incontrano, in un susseguirsi di chitarre, di eleganza e strafottenza, di linguaggio sussurrato o urlato , di riferimenti letterari e di descrizione della realtà’ cruda e nuda, non male ! 8-)


Grazie Aor per la risposta [bye]
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da aorlansky60 »

@ Lamia

perdonami l'appunto, ma i CLASH non erano esclusivamente "punk" (almeno credo; infatti è anche per questo che mi piacciono, contrariamente alle altre punk band rimaste solo tali...) credo sia troppo riduttivo ridurli solo in quell'ambito... beninteso, comunque, tra "Supper's Ready" e "London Calling" (o qualsiasi altra dei CLASH) scelgo "la cena è pronta" tutta la vita... ci mancherebbe...

E comunque inizio a pensare che TheNemesis, per l'osservazione di "warning" che ha fatto in proposito, non abbia tutti torti, anzi ha ragione da vendere : [smile]

ma come, gli anni '70 (sicuramente nella loro prima metà) hanno rappresentato il periodo di espressione migliore del Rock Progressive, da considerarsi indiscutibilmente come una delle varianti più raffinate e colte del movimento Rock, e cosa ti vedo qui? [spock] ...che per il decennio in oggetto rischia di vincere un brano di una "variante" che ha decretato la fine del Prog (anche sotto abilissima mossa commerciale della propaganda discografica del tempo) cioè la sua antitesi per antonomasia... :? :shock:

tzk tzk... [spock] non può essere possibile... se dovesse accadere, convoco il consiglio di sicurezza dell'ONU (che in questi giorni ha ben altre gatte da pelare purtroppo), il Consiglio di Sicurezza della NATO, la Corte di Giustizia Europea, il TAR del Lazio, la Croce Rossa e La Protezione Animali, pur di evitare questo scempio... [wall]

(mode "provocation" off) [smile] :lol:
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da Lamia »

Ma, Aor, ho scritto “punk rock” , non punk , proprio per non relegare i Clash in un ambito ristretto. Ho visto un documentario in cui dicevano che i Clash sono partiti come gruppo punk ma poi si sono evoluti in un rock piu’ esteso, piu melodico e ricercato, rispetto agli inizi.

Pur’ io concordo con The Nemesis, ma , appunto, stavamo notando che sono due i pezzi, per ora, ad essere in prima posizione, cioe’ Supper’s e London Calling, per questo il mio parere di non proprio disprezzo, diciamo, per questi due brani in antitesi ma al tempo stesso due facce della stessa medaglia, cioe’ del decennio di cui si parla. [happy]
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da theNemesis »

Bene, eccoci alla classifica del decennio 70-79!!
Confermo la mia perplessità [chin] dell'aex-equo tra London Calling e Supper's Ready... ma le "urne" sono indiscutibili.... [smile]
Per le prime due posizioni ho contravvenuto alla regola dei pari merito in ordine alfabetico perchè davvero non avrei retto alla vista della Zuppa sotto la Telefonata londinese... :shock:

CanzoneVoti
Supper’s Ready - Genesis 3
London Calling - Clash 3
Heroes - David Bowie 2
Hotel California - Eagles 2
The Musical Box - Genesis 2
Atom Heart Mother - Pink Floyd 1
A Curious Feeling - Tony Banks 1
Across the Universe - Beatles 1
Because the Night - Patti Smith 1
Black Market - Weather Report 1
Blitzkrieg Bop - Ramones 1
Blood on the Rooftops – Genesis 1
Bohemian Rhapsody - Queen 1
Born to Run - Bruce Springsteen 1
Brain Damage/Eclipse - Pink Floyd 1
Carpet Crawlers – Genesis 1
Close to the edge - Yes 1
Dancing with the Moonlit Knight – Genesis 1
Disco Suicide - Brand X 1
Downwind - Gong 1
Echoes - Pink Floyd 1
Entangled – Genesis 1
Firth of Fifth – Genesis 1
Harvest - Neil Young 1
Hergest Ridge Part One - Mike Oldfield 1
Highway Star - Deep Purple 1
Imagine - John Lennon 1
Knocking on Heaven's door - Bob Dylan 1
La luna nuova – P.F.M. 1
Let it Roll (Ballad of sir Frankie Crisp) - George Harrison 1
Life on Mars - David Bowie 1
No Quarter - Led Zeppelin 1
On the Air - Peter Gabriel 1
Paranoid - Black Sabbath 1
RA - Barclay James Harvest 1
Rebel Rebel - David Bowie 1
Rhayader Goes to Town – Camel 1
Roundabout – Yes 1
Roxanne - The Police 1
San Lorenzo - Pat Metheny Group 1
Shadow of Hierophant - Steve Hackett 1
Silently falling - Chris Squire 1
Speed King - Deep Purple 1
Stairway to Heaven - Led Zeppelin 1
Sweet Home Alabama - Lynyrd Skynyrd 1
The Knife – Genesis 1
The ocean is the Ultimate Solution - Frank Zappa 1
Thick As a Brick - Jethro Tull 1
Thunder Road - Bruce Springsteen 1
Trans Europe Express - Kraftwerk 1
Tubular Bells - Mike Olfield 1
Walking on the Moon - The Police 1
Whole Lotta Rosie – AC/DC 1
In ogni caso, classifica "sgranatissima" come mi aspettavo, visto il decennio ricchissimo di proposte di elevato valore artistico e storico.
Qualche sorpresa c'è, a mio avviso. Lasciamo stare London Calling a parimerito con la Zuppa, di cui abbiamo già discusso, ma ci sono altri 2 "casi" eclatanti, anche se non hanno raggiunto una posizione alta: Ramones e Kraftwerk .... [chin]
Per il resto, grandi nomi meritatamente citati dagli amici del forum.

P.S. Grazie Amici Utenti, alla nona classifica dei brani/album da salvare avete scritto tutti bene la vostra lista! :P [smile] [smile] [smile]
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da twoofus »

Paragonare Supper con London calling è come paragonare Beethoven con Johnny Rotten, eppure l'ex aequo ci sta se si considera l'importanza che hanno avuto nei rispettivi anni e l'influenza con cui hanno inciso nei posteri: il decennio è diviso in due parti, caratterizzate soprattutto dal prog e dal punk/new vave, senza tralasciare l'hard rock, il jazz rock, il country rock, l'elettronica, il rock blues, ahimè la disco, etcetera. Perciò ho deciso di inserire solo una delle mie quattro suite preferite, quelle che mi hanno segnato gli anni, cioè Thick as a brick, Supper's ready, Close to the edge e Musical box, lasciando spazio anche per altri generi.
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da aorlansky60 »

TheNemesis said:
"...davvero non avrei retto alla vista della Zuppa sotto la Telefonata londinese..."

[smile] :lol:

...almeno, tutti i convinti assertori del rock "basilare" (quello "solo in battere", tramite "molto rumore", rigorosamente "in 4/4ti") che dovessero passare di qui a leggere, non potranno tacciarci di essere "un covo" di "progressisti" fanatici, visto che siamo riusciti a mettere alla no.1, seppure in coabitazione, un brano di "punk rock"... [spock] incredibile... [chin] [smile]

Comunque, alla fine penso che abbia ragione il mio amico Humdrum, che infischiandosene di tutto e di tutti ha dato un voto di cuore a senso unilaterale citando brani di una sola band, una delle più rappresentative del decennio: se dovessi essere messo alle strette ed eleggere una sola rock band a rappresentare idealmente il decennio considerato, credo che anche per me non potrebbe che essere "Genesis", visto che più delle altre riuscirono a proporre Progressive Rock di alto livello per un periodo di tempo più esteso, che va dal 70 al 77 (8 anni: "TRESPASS" ---> "WIND&WUTHERING", e tutto quello che ci corre in mezzo; addirittura, concedendo loro un pò di indulgenza più che meritata, tale periodo potrebbe essere di 10anni, perchè "And Then There Where Three" e soprattutto "DUKE" alla fine non sono poi tanto da disdegnare, a parte qualche "caduta" di stile)...
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da Lamia »

Io invece penso uguale a Twoofus! [approve]

Il decennio , piaccia o no, è caratterizzato da un cambiamento , il prog si concentra nei primi 3/4 anni , poi solo ripetizioni .
C’è stato uno che ha capito in anticipo che quel tipo di musica sarebbe scomparsa nel giro di poco , e risponde al nome di Peter Gabriel , guarda caso , che con The Lamb aveva già oltrepassato la boa del prog e si dirigeva a gonfie vele verso nuovi mondi sonori 8-)
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da aorlansky60 »

"C’è stato uno che ha capito in anticipo che quel tipo di musica sarebbe scomparsa nel giro di poco, e risponde al nome di Peter Gabriel che con The Lamb aveva già oltrepassato la boa del prog e si dirigeva a gonfie vele verso nuovi mondi sonori "

Questo è indubbio, ma alla fine si traduce tutto in questione di gusti personali :

i "Nuovi mondi sonori" prospettati hanno portato alla luce [spock] anche roba del tipo dei "devo" (che per me non meritano la maiuscola) che è quanto di più obbrobrioso musicalmente alle mie orecchie [prrr] possa mai essere stato concepito, ed in questo fanno a gara con i "sex pistols" [prrr] (ecco, li ho nominati...) [stop] nell'essere riusciti a creare la musica (music?... what music?...) :roll: più orrenda orripilante invereconda che orecchio umano possa mai ascoltare, da qui all'eternità.

Per quanto mi riguarda, datemi da sorseggiare PROG, PROG e ancora PROG a ripetizione! [approve] (anche altro beninteso, purchè sia MUSICA, non "prese in giro" come quelle [prrr] che ho citato più su). E tanto felice di essere un inossidabile ultra "radicale" come mi dichiaro, non solo per quanto riguarda gusti musicali ma anche su altri argomenti della Vita: per carattere sono sempre stato piuttosto RADICALE e più passa il tempo più mi rafforzo come tale. (nessuna critica nei confronti di Lamia, dalla quale ho preso lo spunto per questa risposta; sono il primo a riconoscere che "i gusti sono gusti" e che uno sia libero di apprezzare "devo" e "sex pistols" come altra roba simile... non aor però, spiacente.) [smile]
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da Lamia »

I gusti personali sono, ovvio dirlo, indiscutibili, ma esiste una realtà’ oggettiva che non può’ essere ignorata.
L’annoso dilemma : come ottenere una visione il piu’ possibile vicina alla realtà’ partendo da una visione soggettiva ? Dalla filosofia agli studi piu’ moderni, molto e’ stato scritto e molto ancora ci sarà’ da scoprire.

Ritornando con i piedi in terra, il decennio 1970/79 e’ oggettivamente un decennio di mutamenti, anche socio-politici ( l’Inghilterra dei primi anni 70 non e’ quella di fine anni 70 e cosi via. . ). La musica ( non solo, ma l’arte tutta), come spesso accade , e’ una corda di violino sensibile che capta tutte le frequenze , le dinamiche, le rivoluzioni culturali e sociali del tempo, non rimane mai indifferente e non si fossilizza su un tema senza possibilità di cambiamento, e’ impossibile.
Il progressive rock ( o rock sinfonico o come veniva definito via via nel corso degli anni), e’ un movimento che ha avuto il suo massimo apice nei primi anni del decennio, ma appena dopo la metà’ inizia gia’ a non corrispondere piu’ al mutamento sociale ,politico, culturale . Risulta “vecchio” per le nuove generazioni, che non hanno piu’ voglia di dedicare tempo per un ascolto approfondito, ma vogliono canzoni brevi, motivetti semplici e disimpegnati, accettano il nuovo che avanza: la fusion, la dance , il pop, il punk, che pero’ e’ espressione di un disagio sociale, almeno nei gruppi “seri”, tipo i Clash.

Senza dimenticare la new wave che inizia ad affacciarsi , grazie anche all’elettronica che muove i primi passi per poi esplodere nel decennio successivo, con molti bellissimi esempi di artisti e canzoni suggestive che sono diventate dei grandi classici, vedi i Japan, Simple Minds, U2 , Peter Gabriel e via dicendo ..
Lo so che sono cose che sapete meglio di me, ma siccome il thread parla di “10 brani da salvare”, cioe’ i migliori per innovazione e importanza culturale ( come ben si descrive all’inizio), io penso che un pezzo come London Calling sia rappresentativo della fine del decennio, tanto quanto una Supper’s ready lo sia per l’inizio del decennio, e per questo penso che il verdetto finale sia molto realistico e vero, meglio di una classifica sui gusti personali che , personalmente, mi risulterebbe noiosa, in quanto troppo soggettiva e univoca, senza possibilità’ di discussione.
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da aorlansky60 »

Lamia said:

...le nuove generazioni non hanno piu’ voglia di dedicare tempo per un ascolto approfondito, ma vogliono canzoni brevi, motivetti semplici e disimpegnati, accettano il nuovo che avanza: la fusion, la dance , il pop, il punk...

[chin]

A parte che "il nuovo che avanza" è stato promosso abilmente (e furbescamente) dalla propaganda delle majors discografiche a partire dai primi anni 70 (per quanto riguarda la "disco") e da metà anni 70 (per quanto riguarda il "punk", questo peraltro fu più un fenomeno sociale di costume, nato in UK in conseguenza del disagio giovanile del tempo, poi abilmente sfruttato a fini commerciali anche tramite la musica, non per altro molti anni dopo esso venne -giustamente- inquadrato e definito come "la più grande truffa del rock'n'roll"...),

a parte che Il "pop" (inteso come proposta di brani musicali brevi e non troppo impegnati sia come testo che come arrangiamento) esisteva già negli anni 60 e prosegue negli anni 70 (gli esempi sono innumerevoli: dagli ABBA a Gilbert O'Sullivan, dai Carpenters a Linda Ronstadt etc etc...),

leggendo ciò che scrivi qui credo tu stia facendo confusione mettendo "la FUSION" nel calderone :? delle "proposte semplici" :

nella mia proposta dei "dieci brani da salvare" per il decennio, ho citato GONG, ZAPPA e BRAND X, ognuno dei quali con brani FUSION, tutti strumentali, uno più complicato dell'altro per struttura e sfido chiunque a definirla "musica di facile ascolto"...

non è che [forse] intendevi dire il "funky"?... questo genere si avvicina maggiormente a criteri di "facile ascolto"(pur con riserva), anche se esistevano -già negli anni 70 quando nacque- proposte di musica "funky" che non erano per nulla da sottovalutare ne da disdegnare, come per es. STANLEY CLARKE (il quale, a scanso di equivoci, negli anni 70 e 80 fece "anche" funky, non "solo" funky)...

ps: è vero ciò che hai citato, l'Inghilterra degli anni 70 era, soprattutto attraverso la sua classe media, una società disillusa (con una nuova generazione di teenagers piuttosto disorientata), osservando che il loro Paese aveva perso quello status di potenza economica (prima di tutto) ed industriale che l'aveva caratterizzata e posta in cima al vertice della piramide mondiale sin dai tempi di Giorgio III con la prima Rivoluzione Industriale di fine '700, ma alcuni anni prima dell'arrivo del "punk", ci fu chi tradusse questo malessere in musica in modo assai più colto e raffinato : basta citare SELLING ENGLAND BY THE POUND che è tutto un programma circa il titolo, ed osservare le prose forbite ed acute di PETER GABRIEL nei brani "Dancing with the moonlit knight" "I know what I like" e "The Battle of Epping forest" per averne un idea ancora migliore.
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da Humdrum »

Amo le prose forbite ed acute di PETER GABRIEL..... [smile]
Ultima modifica di Humdrum il 25/08/2021, 18:13, modificato 1 volta in totale.
"Mi piacevano molto i Genesis con Peter Gabriel.Quando Peter ha lasciato il gruppo, ho smesso di seguirli." RICK WRIGHT(Pink Floyd)
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da Lamia »

Si ho fatto confusione, intendevo dire funky!
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da aorlansky60 »

Humdrum ha scritto: 25/08/2021, 18:12 Amo le prose forbite ed acute di PETER GABRIEL..... [smile]
credo tu sia l'unico che mi capisca... [smile]

anzi, mi sa che ci capiamo bene reciprocamente entrambi, quando l'argomento è... GENESIS ;)

(salvo qualche schermaglia quà e là, sul genere "PETER vs TONY", ma sono dettagli... ) :D
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da Humdrum »

Da james Brown in poi è tutto un ritmo funky....negli anni 70 con Sly Stone e poi con Earth Wind & Fire , Kool and The Gang e compagnia bella si sviluppa e invade le discoteche.
Solo il grande Miles Davis gli ha restituito una certa dignità abbinandolo al jazz. [suddito]
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da aorlansky60 »

Humdrum ha scritto: Da James Brown in poi è tutto un ritmo funky....
Vero.
Humdrum ha scritto: negli anni 70 con Sly Stone e poi con Earth Wind & Fire , Kool and The Gang e compagnia bella si sviluppa e invade le discoteche
Vero anche questo, anche se stranamente in Italia pochi si ricordano di un certo Giorgio Moroder (che invece negli States è reputato come uno dei fondatori della "disco")
Humdrum ha scritto: Solo il grande Miles Davis gli ha restituito una certa dignità abbinandolo al jazz.
Citerei per completezza anche RETURN TO FOREVER (il cui leader Chick Corea era "discepolo" discendente del Maestro, e perchè in quella formazione al basso c'era appunto STANLEY CLARKE -un vero precursore insieme a Jaco Pastorius nell'illustrare ed estendere le potenzialità del basso elettrico- che apportò alla band quel tocco di "funky" che gli era caratteristico)...
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da theNemesis »

Humdrum ha scritto: 25/08/2021, 18:20 Da james Brown in poi è tutto un ritmo funky....negli anni 70 con Sly Stone e poi con Earth Wind & Fire , ...
Spezzo una lancia a favore degli Earth Wind & Fire, band che mi piace moltissimo e che trovo diversi gradini più in alto della media "funky" dell'epoca.
In effetti, gli EW&F sono da ascrivere nel genere "soul", molto raffinato, con composizioni di carattere più "soft" o più tirate (Devotion, Shining Star, Sun Goddess, Fantasy, September, In the Stone, Boogie Wonderland, After the Love Has Gone, Let's Groove ....) e sempre molto ben arrangiate e suonate da musicisti di altissimo livello. A parte i fondatori, i fratelli Verdine e Maurice White (quest'ultimo purtroppo ci ha lasciato nel 2016), hanno annoverato fra le loro fila, negli anni, fior di musicisti (Phil Baley, vocalist eccezionale, fra tutti), senza parlare della mitica sezione fiati, quei Memphis Horn che hanno contribuito non poco al successo di molti brani di Phil Collins.
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da theNemesis »

Lamia ha scritto: 25/08/2021, 14:34
Lo so che sono cose che sapete meglio di me, ma siccome il thread parla di “10 brani da salvare”, cioe’ i migliori per innovazione e importanza culturale ( come ben si descrive all’inizio), io penso che un pezzo come London Calling sia rappresentativo della fine del decennio, tanto quanto una Supper’s ready lo sia per l’inizio del decennio, e per questo penso che il verdetto finale sia molto realistico e vero, meglio di una classifica sui gusti personali che , personalmente, mi risulterebbe noiosa, in quanto troppo soggettiva e univoca, senza possibilità’ di discussione.
Carissima Lamia
pur rispettando assolutamente i giudizi personali e il responso delle urne non posso essere d'accordo con te che London Calling sia rappresentativo della fine del decennio.
Lo è, sicuramente, per il cambiamento di visione musicale in atto, legato al cambiamento sociale (basta inutili orpelli, vogliamo musica immediata e da buttare via dopo qualche ascolto per altra musica immediata).
Ma, come brano che rappresenta innovazione e importanza culturale, sinceramente, non lo vedo il pezzo dei Clash, neanche inserito nel contesto del 1979.
In quell'anno, il cambiamento di rotta dei gusti musicali, abilmente pilotato da major e mass media, era indirizzato al consumo di canzoni come se fossero saponette. Una via l'altra.
E' in quel momento che le etichette hanno iniziato a non investire più negli artisti "veri" e promettenti da un punto di vista artistico, ma solo in coloro che potevano creare immagine e vendite immediate. Non c'erano più i "vivai" di musicisti da far crescere.
In questo sconsolante contesto, che poi diventerà orribile abitudine negli anni a venire, c'erano però ancora artisti che proponevano brani innovativi e culturalmente importanti.
Basta leggere le segnalazioni di AOR, ne ripropongo solo alcuni a me cari:

CONFORTABLY NUMB - PINK FLOYD
SPECTRAL MORNING - STEVE HACKETT
CHILD OF VISION- SUPERTRAMP
EYE OF THE STORM - CAMEL
Once upon a time in the west - DIRE STRAITS
MESSAGE IN A BOTTLE - POLICE
BRING ON THE NIGHT - POLICE
WALKIN' ON THE MOON - POLICE
DOES EVERYONE STARE - POLICE
I ZIMBRA - TALKING HEADS

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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da Lamia »

Grazie per le spiegazioni , The Nemesis . [happy]

Quindi per voi una “Does everyone stare” dei Police ( con tutto il rispetto ) rappresenterebbe innovazione e impatto culturale più di una London Calling nel 1979 ?
Il pezzo rock per eccellenza che moltissimi artisti hanno coverizzato perché rappresenta il rock , la protesta e visionarieta’ di un futuro incerto e negativo ,e che “fotografa” la situazione dell’Inghilterra e dei giovani di quell’anno ( trasferendo , poi, il proprio grido a tutto il mondo ) con accordi iniziali di chitarra che hanno fatto scuola , deve lasciare spazio ,nel 79, a Does everyone stare ... se lo dite voi ...
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Re: I 10 brani da salvare - Decennio 1970-1979

Messaggio da aorlansky60 »

@ Lamia

hai citato in bella evidenza “Does everyone stare” dei Police, che riconosco essere un brano "minore" del catalogo della band, sicuramente inferiore a "London Calling" per importanza "socio/politica" nel descrivere un profondo disagio della società inglese della fine degli anni 70 come riuscirono a fare i CLASH (per risanare lo Stato in problematico deficit, la conservatrice Margaret Thatcher eletta Primo Ministro nella primavera del 1979, con un mandato che durerà fino al 1990, non guardò in faccia a nessuno -nemmeno alle classi sociali più povere del Paese- ed operò TAGLI DI SPESA PUBBLICHE che andarono ad impattare in misura drammatica sulle parti sociali più povere pur di raggiungere l'obiettivo che si era prefissato, e a suo onore occorre dire che ci riuscì, anche grazie alla collaborazione del popolo Inglese che mugugnò tantissimo, ma che si adeguò alle misure messe in atto), ma io non me lo sono mai saputo spiegare come, a me quel brano dei POLICE piace maledettamente musicalmente, anche se non possiede certo "l'importanza" di un brano quale "London Calling"...

hai scritto (riferito a "London Calling") :

"il pezzo rock per eccellenza che moltissimi artisti hanno coverizzato perché rappresenta il rock"

beh, guarda, andiamoci piano con affermazioni del genere... riconosco di certo a "London Calling" un importanza notevole soprattutto se contestualizzata al suo periodo di uscita, ma di "pezzi rock per eccellenza" in grado di rappresentare idealmente IL ROCK prima di quel brano dei CLASH ce ne sono da annoverare decine e decine usciti prima di quella, negli anni 60 e 70...

Al limite, concordo con Te sull'affermazione che "London Calling" sia altamente rappresentativa della fine del decennio (andando contro il parere personale di TheNemesis) ma che possa essere eletta "il pezzo rock per eccellenza", questo proprio NO. [smile]
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